Archivio della categoria: connection

kindred

Poche volte sono riuscito a dare un addio, anche se in parte un distacco momentaneo, apparente sovrasta il quotidiano. Inutile allungare con urla dal cortile dei giochi, o affacciarsi attraverso gli occhi che ti accudiscono dai primi piani, non desidero parlare nemmeno degli incontri all’ingresso del palazzo dove sono nato, non desidero avvicinarmi a nessuna frase pronunciata, perché dovrei equipaggiarmi per navigare in alto mare, una cosa però desidero fare, provare a ricordare pochi attimi infiniti. Lui anziano ingegnere, lei nobile donna di altri luoghi, sempre insieme, sempre amorevoli, sempre inseparabili, sempre come il primo giorno, fino a quando lei prima, lui dopo, si sono rincontrati dove il corpo non porta peso.

 kindred

 

Ieri notte, di fronte il mio garage, mi aspettava un pezzo di questa storia, tre sono le gambe, due sono i piani, ora ho un camino a casa, anche se poco comprensibile, amo gli anziani, sono la nostra storia, e dalle buste della spesa, fino ad arrivare allo scambio di calore, mai nessuno manca dentro il mio tepore.

connection

world needs love

Ho sempre viaggiato, ho sempre fotografato, ho sempre ricordato, perché tutto ciò che ho vissuto mi è stato donato. Vivo per raccontare la mia vita, trascorro momenti con coloro che raccontano col solo sguardo storie e sgomenti, mi faccio forza trovando nei più deboli le parole del saggio, mi nutro delle loro esperienze, le faccio mie. Lotto di continuo attraverso l’amore, io non parlo altra lingua che l’italiano, quando sono all’estero comunico col cuore, io non apro bocca, solo attraverso il cuore ho la fiducia della gente che mi dona il suo sguardo.

world needs love

SICILY NEEDS LOVE

LA SICILIA HA SOLO BISOGNO DI VERO AMORE.

sicily needs love

diplomacy

POLITICI NON FATE CARTELLONI, PIANTATE ALBERI,

conceptual artist

E PER OGNI ALBERO FATE FESTA, QUESTA PER ME E’ EVOLUZIONE.

connection

Ascolto Schubert sonata D.959 four impromptus D.933 Rudolf Serkin,  copertina una semplice margherita vista tra altre.

claudio arezzo di trifiletti

Sarà, ma ripercorro velocemente. Appello complicato, collezione sfatata, viaggio improvvisato, coraggio ritrovato, fuga dall’innato. Ritrovo natura, tra sbarre e confini, mi dileguo tra coccodrilli sfondo panna, follia e frenesia, chiamala anche energia. Cresco, cambio, ritorno, mordo la mela, la scelgo tra veleno e passione, continuo e incontro delusione, sempre solo mi ritrovo dopo l’alluvione, proseguo, trovo ricordo, tra una scivola e il mio regno mi confronto, sono pronto, fiori al cimitero, la morte è cambiamento, tutto cambia sia dentro che intorno, ma il sentimento, quello vero, come una corda ricorda. Mi clono, mi trasformo di continuo, e ogni giorno mi risveglio, mi assomiglio, sempre un pò più di me, ma non sono ancora pronto, farfalle, fiori e cicale, niente male, ma in collegio non ci torno. Non sono pazzo, non sono matto, sono curioso delle reazioni non tanto delle azioni. Mi piace soffrire, faccio palestra con sacrifici, non ho preferenze, mi tuffo, altre mi addormento, ma in genere corro, godo, esco, salgo, entro. Vengo premiato con risposte sempre più amare, sono medicina per la porta, non sono fuori, nemmeno dentro, provengo dal legno, sono serratura, sono chiave, sono azione. Sono fermo, eppure volo, volo con la fantasia, costruisco le ali del mio sogno. Colore contro epidemie, scrivo sulla sabbia, scrivo sulla mente, ho chiaro solo un cielo che tutto vede, lo respiro, lo ascolto, inciampo di continuo, porto con me il salto. Non capovolgo, vedo tutto capovolto e vivo dritto, cerco di incontrare la vita, cerco coincidere i sentimenti, ricordo l’inizio di ciò che verrà.