Archivio tag: kunst

memories of grandfather

Legni di mare hanno una storia da raccontare, un ricordo da dissotterrare. Ho immaginato una torre, da lì ho ritrovato uno scritto di mio nonno. 10/15 cm.

“Martorina terra dal seducente richiamo, dall’ombra del grande e amico albero, che ha accolto tanti passanti, lì attende il cavallo che scorge la calorosa e abbagliante luce al suonar incessante delle cicale. Il ponentino con delicatezza soffia quando il sole è al massimo dello splendore, e ogni cosa si riempie di allegro movimento diffondendo nell’aria il profumo del solitario cespuglio che attende con pazienza la mano di chi lo accarezzerà. A breve, il rosa calante sole come per magia cambia le calcaree e bianche pietre in pregiati quarzi dal rosa splendente. Mentre il riccio tranquillamente vaga, la volpe si prepara per la danza notturna. Così viene l’ora della musica, ispirata dal buio del plenilunio dove ogni creatura partecipa alla sinfonia con la propria canzone fino alla visita del nuovo giorno… che è ispirazione continua di tutto il creato”.

Carmelo Arezzo di Trifiletti (1989/1947)

alchemy of an impoverished world

Bisogna prepararsi ad un nuovo mondo, inutile difendersi dalle cause, rimediare è l’unica risposta che dovremmo attuare. Felice di questa pioggia, alchimia di un mondo impoverito.

AmoRe AmoTe Cerchi D'Oro Piazza Verga
Amo/Re AmoTe Catania @ Piazza Giovanni Verga, Giovedi 17 Settembre ore 19 

RETE DI ARTE MODA E COMUNICAZIONE AL SERVIZIO DELLA NATURA.

A place with thick roots

Questa luna non mi lascia dormire, così piena, luminosa, muove le ombre sopra gli alberi, le nuvole azzurre rallegrano la notte, l’aria frizzante, stravagante temperatura per il periodo, sembra autunno, gli odori mi riportano indietro, boschi, grossi tronchi, immense porzioni di foglie sul suolo, fanno l’amore con la terra, fino a divenire terra, pesche mature, succose assaggio. Mi sveglio, mi affaccio, la macchina posteggiata sotto casa, sopra e sotto casa di altre persone che dormono, sognano, pregano, si lamentano con la vita, dalla mia finestra un canto di preghiera è rivolto alla notte, gli alberi circondano il posteggio della sostare, il vento inizia a muovere le tende, mi bacia mentre scrivo. Questa luna così piena, luna di preghiera, di desiderio, luna che guida popoli lontani, impossibile non notarla, non far riferimento al cielo, al mistero, alle stelle, alle anime che ci guidano, al respiro dei mondi, alle montagne, agli oceani che lo nutrono, fino ad arrivare libero al nostro cuore, a raccontarci quanto di vero c’è tra i fogli di quel giornale che leggiamo dopo il caffè, in fila dietro un bancone a trovare poesia in una colazione, mentre un chicco di rugiada saluta una foglia appena nata di ciclamino. Sogno un rifugio, un luogo tra folte radici, pietra antica, acqua di sorgente. Terre di Martorina è una lunga storia, forse ancora più profonda di quello che si vuole immaginare, un’isola in mezzo ad un mare che ha lasciato le sue cavità, all’aria. Paleolitico, Neolitico, sacre scritture, antica mura sigillano suoni di misteriosi volatili, danzano tra gli echi di quella cava. Penetrante vibrazione si avverte all’ingresso della tenuta, primi insediamenti del 500 costruiti sopra altra pietra, ma ancor prima altra pietra, altre tombe, altre civiltà.