Archivio tag: spazio fluido

Opportunità dell’Incontro, Coincidenze, Porte, Percezioni, Essenza, Gravitazione dell’Essere

Gli bastavano quattro pezzi di cartone per rigenerarsi nella creazione. Camminava pensieroso, nuvole erano suggerimento. Continua col tuo sentimento, non tener conto del disorientamento. Un creativo, un visionario, una missione da portare a compimento. – Mediterraneo, Le Scale del Sapere, Un Fiore per Amico, Mia e Claudio. (Naima) / Acrylic 24/24 – 22/22 cm.

1mqdb verde urbano mediterraneo il parco ritrovato catania visionaria
Naima 1 acrylic claudio arezzo di trifiletti
installazioni arte involontaria mezzanine living le scale del sapere
Naima 2 acrylic claudio arezzo di trifiletti
1mqdb un fiore per amico Palma Verde Mediterraneo
Naima 3 acrylic claudio arezzo di trifiletti
Mia e Claudio Algoritmi di Pace Cortile delle Nevi Naima
Naima 4 acrylic claudio arezzo di trifiletti

armed with just a teaspoon

PRIVATE COLLECTION IMPRINTS OF PEACE

L'Islanda è una dimensione meravigliosa

Hallgrímskirkja Iceland Imprints of Peace

CATANIA PALAZZO DELLA CULTURA
1 DICEMBRE 6 GENNAIO 2019

L’unico desiderio che ho è di veicolare i messaggi racchiusi nelle tele che ho dipinto dopo essere state calpestate da molte migliaia di persone nel mondo. Credo sia importante non solo per le persone che mi conoscono, per il popolo di Catania, ma per tutti quelli che desiderano connettersi con un mondo presente, che forse per dinamiche di sistema viene sempre meno preso in considerazione.

world needs love

world needs love – iceland

Vi posso assicurare che chi vedrà questa mostra, riceverà dono di cambiamento, l’intelletto tradurrà antichi codici senza sforzo, il progetto nasce nel 2007 a N.Y. ha raccolto memoria a: Barcellona, Berlino, Londra, Parigi, Roma, Abu Dhabi, Cairo, Amsterdam, Grecia, Turchia, Malta, Venezia, Milano, Islanda ecc. Sono esattamente più di 100 missioni in armonia col creato.

imprints milan stazione centrale

imprints milan stazione centrale

biography

Claudio Arezzo di Trifiletti Nasce a Catania nel Maggio del 1975. La sua vita artistica si muove tra Catania e il resto del mondo.  Si accosta al mondo dell’arte in modo del tutto autodidatta, come se fosse un percorso naturale poiché  fin dalla prima infanzia respira le influenze artistiche dell’ambiente da cui è circondato.  Un viaggio in India cambia la sua vita e segna l’inizio del suo percorso artistico. L’arte è lingua universale per comunicare bellezza e in tutti i suoi progetti artistici, che difficilmente riesce ad abbandonare per una sorta di michelangiolesco concetto di “mai finito”,  è il file rouge che opera connessione tra i popoli che abitano questo mondo.

etna needs love

etna needs love

Nel 2003 ha inizio il progetto di  CASA MUSEO SOTTO L’ETNA. Dodici stanze nel pieno centro metropolitano della città di Catania che vogliono essere un percorso visivo e affettivo in cui si mescolano antiquariato e modernità, parola e silenzio, Oriente e Occidente. La sua fervida produzione artistica, che si muove tra il dipinto, la scultura, l’installazione, il video, e le opere di Urban Art.

world needs love

world needs love

La sua pittura, che si colloca a metà tra il figurativo e l’astrattismo e utilizza il colore come ponte tra i sensi, non è mai fine a se stessa ma sempre legata ad un messaggio universale che rimanda agli avvenimenti contemporanei, alla storia, agli ingranaggi della vita moderna con uno sguardo al futuro gravido di speranza. Il progetto IMPRINTS nato nel 2007 mette in connessione il mondo attraverso le impronte lasciate dai passanti su tele, stese su strade, piazze e luoghi passaggio, che vengono poi dipinte e  trasformate in opere d’arte.  Ha raccolto impronte in più di 15 paesi del mondo.

imprints of peace

imprints of peace

Nel 2012 nasce il progetto  SICILY NEEDS LOVE: foto e video, testimonianze di un viaggio, senza soluzione di continuità, attraverso l’oscurità del basalto, con i suoi splendidi palazzi barocchi, ville, piazze, vicoli e strade, che  vira al bianco delle rocce calcaree del sud dell’isola, per dar voce al tempo.  Una lente d’ingrandimento su quello che è invisibile ed essenziale e allo stesso tempo in stretta comunione con il paesaggio circostante. Attualmente è impegnato in un progetto chiamato TERRE DI MARTORINA che vuole dar voce e colore ai ricordi della tenuta di famiglia nelle campagne modicane: arte e natura diventano un unicum alimentandosi l’un l’altra per un necessario e liberatorio ritorno alle proprie origini.

intellectual art

Quei fantastici pianetini

La forma perfetta, l’acqua arrotonda lo spigolo, la goccia modellata dal vento, l’argilla umile e potente elemento terra, assorbe l’energia della preghiera. Tondi, morbidi, il tempo li colora, in continua mutazione sono memoria di pace, a riempire un ferro fuoriuscente, a connettersi nutrirsi del loro sguardo, sposarsi discretamente con la pietra scolpita. Sentire prima di vedere, le mani li arrotondano in un mondo senza barriere, armonici parlano, suonano l’inno alla luce del fuoco, emanano calore, fra vento e pioggia loro vivono, respirano, rendono il passato presente, il futuro contemporaneo. Arte e meditazione, azione del perdono, filosofia semplice, passo dopo passo, assorbono e vengono assorbiti.

Immaginando la scena

arte intellettuale

arte intellettuale

Private Collection

Private Collection

FATHER

L’Arte è maturata in me ancora prima che io conoscessi il suo nome, o meglio prima che lei si presentasse senza nome. L’Arte era la luce che riempiva i miei occhi, il respiro del risveglio, arte erano i viaggi in mezzo a desolate lezioni di corsi e ricorsi, era la fila per la prima colazione, erano le piante, gli animali, arte era la preghiera, il fuoco, l’acqua e tutti gli elementi, arte erano le stelle il sole e tutta la natura, era l’essere presente nella totale assenza da un mondo apparentemente presente.

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI 2012

L’Artista a cui mi ispiro, è il più grande creatore del cielo e della terra, è il Padre di tutti i padri per come si presentò quando ancora non ero, lui dipinge tramonti e albe, e li condivide con noi tutti, non c’è uomo che non conosca il suo volto, lui è umile, infinitamente amorevole, e quando gli chiesi se era lui, lui mi rispose, si sono io.

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI 2012

Sognai che ero al Ponte, il Ponte era una piccola tenuta di una Santa Famiglia nei pressi di Viagrande ai piedi dell’Etna, dove da bambino i miei nonni insieme a molti amici si riunivano per la vendemmia, mi ricordo la gioia nel raccogliere i grappoli d’uva immersi tra i roseti, a pigiarli a piedi nudi tra i vendemmiatori, mi ricordo il casotto col fuoco acceso e le tante voci, in cima a questa piccola tenuta era molto presente una piccola grotta con la Madonnina, a cui io nella più innocente giovinezza confidavo nella preghiera di un bimbo i miei perché.

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI 2012

La padrona di casa era dedita alla cucina popolare, utilizzava pentole di terracotta, e ricordo ancora come ieri quando nelle ore di doposcuola mi preparava la merenda con le sue marmellate. Ogni pomeriggio mi portava in chiesa a pregare, la chiesa era quella del Monserrato, e anche se non capivo, stavo buono al suo fianco, oggi a distanza di tempo ricordo, collego, e ricollego. Nel sogno durato pochi attimi infiniti mi trovavo all’ingresso da parte della strada della cantina, ero solo, non mi ricordo cosa stessi facendo proprio in quel punto, la sua immagine però non la dimenticherò mai, o meglio come lui si volle presentare ai miei occhi, non era con abiti regali, anzi tutt’altro, era estremamente pacifico e io stentai a credere nel sogno come il creatore di tutto potesse essere così umile, non ricordo pronunciò alcuna rivelazione, perché nel mio sentire lui era rivelazione, non ricordo altre parole che io sono, e non ricordo un contenuto così infinitamente potente da poter riempire qualsiasi spazio. Io gli chiesi sei tu, e Lui mi rispose Io Sono, il sogno perché indimenticabile, perché Lui era infinitamente umile. Quel sogno forse è la chiave insieme ad un altro sogno che non dimenticherò mai, è la chiave che mi fa accorgere dei piccoli gesti, che mi fa gioire per le piccole cose, che mi fa vedere dentro una fiamma l’anima della vita, che mi fa godere delle piccole cose, perché solo attraverso le piccole cose si può costruire un grande avvenire.

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI 2012

Le piccole cose, sono l’amore che stiamo rischiando di perdere l’uno per l’altro, è il pianto che mi esce spontaneo sconoscendo quello che scrivo, quando esco provo amore per tutti e tutto, vorrei dare amore, questa è la forma d’arte più antica, l’Arte è Amore, è testimonianza di dolore per un mondo che attimo dopo attimo si allontana dalle piccole cose, amatevi tutti, questo urlano le mie opere, gridano senza tregua perché tutti noi siamo uno, e anche quando provo a distrarmi, anche quando miscelo lo zucchero al mio misero caffè ogni mattina, penso a quanti bambini ancora oggi nutrono con il loro sangue le voragini insaziabili degli ignoranti senza scrupoli, quante famiglie ancora oggi si devono trovare a lottare per proteggere la loro storia, quanta ignoranza continua ad allontanare famiglie, figli, padri, gli uni dagli altri, a sottrarre infanzie, a speculare sul bene vendendo veleno. Artisti tutti noi siamo, la bellezza salverà il mondo, la bellezza di quando ogni singolo essere su questo pianeta ritornerà a comunicare, comunicare nella crisi, quanto bisogno di amore c’è.

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI 2012

LOVE WORLD

LA MIA FAMIGLIA STA UTILIZZANDO IL MIO CUORE PER COLTIVARCI VELENO. STA INASPRENDO SEMPRE DI PIU’ IL MIO ANIMO. PARLANO DI CIVILTA’, COMPORTANDOSI DA SCIMMIE.

WORLD

PONTI, AUTOSTRADE, ALTA VELOCITA’, INCENERITORI, NUCLEARE, PRIVATIZZAZIONE, QUESTA E’ REGRESSIONE. IL PROGRESSO E’ SENTIRE CHI STENTA A VIVERE A POCHE ORE DI VOLO. EVOLUZIONE E’ LAVORARE PER LA NATURA, COSTRUIRE UN NUOVO FUTURO. UN FUTURO SENZA BARRIERE, DOVE IL TEMPO HA I SUOI SPAZI. DISCARICHE, CIBO PLASTICO, CEMENTO E PETROLIO, LOTTANO DI CONTINUO LEGNO, TERRA, OSSIGENO, E CONTENUTO.

LOVE

LA CIVILTA’ E’ CONFRONTARE LO SVILUPPO COL BENEFICIO. BENEFICIO E’ GODERE DI UN PIANETA SANO. GODERE DI UNA VITA DEMOCRATICA GLOBALE. FIDATEVI DI CIO’ CHE SENTITE. LOTTIAMO ATTRAVERSO L’AMORE, PER CIO’ CHE SENTIAMO.

BENE MERENTIBUS

catalogo 2012 claudio arezzo di trifiletti

BENE MERENTIBUS”, il nuovo catalogo di Claudio Arezzo di Trifiletti, è significativo della sua attività tanto intensa quanto sono stati gli avvenimenti storici di quest’ultimo anno che hanno travolto l’intera umanità. La catastrofica vicenda del Giappone ha ispirato la performance  “Una Candela per il Giappone”, l’insorgere delle rivoluzioni in Nord Africa e in Medio Oriente nella fase nota come primavera araba non ha risparmiato il Cairo, ultima tappa di “Imprints 2010”, progetto di pace itinerante che l’artista porta avanti dal 2007  stendendo tele nelle strade più strategiche e cogliendo, al momento di dipingerle, le vibrazioni dei passanti che le hanno calpestate. La speranza disperata dei popoli che fuggono dalla guerra e dalla povertà impregnano Il Manifesto a favore delle Risorse Extracomunitarie e se la decadenza del sistema capitalistico in Occidente conduce al  risveglio delle menti dormienti ed  alla presa  di coscienza, è l’artista che impone di scegliere, prendere una posizione come nell’istallazione “bianco o nero” e ad avere il coraggio delle proprie idee,  il coraggio di creare. Il Manifesto  “Sempre pronti” è un inno alla genuinità, alla liberazione  dagli inutili e anacronistici orpelli ed alla voglia di tornare al rigore, come essenziali sono i disegni “23 Pagine Nuove”. Il  rispetto per il pianeta  risuona nelle ultime installazioni e la foglia di Ricino, custodita all’interno del catalogo, come geometria e simbolo dell’amore per la vita in ogni sua forma, si ricongiunge all’omaggio a Tiziano Terzani.

claudio arezzo di trifiletti

Catania – giovedì 22 marzo 2012 ore 18.30   

Giornata mondiale dedicata ad un bene insostituibile: l’Acqua, all’interno dello Spazio Fluido, in contemporanea all’esposizione delle opere presenti nel catalogo verrà presentato il progetto “Italy needs love”, sequenze di  immagini volte a creare un documentario artistico o a comporre un corto subliminale, il cui fine è scrutare le opere nei particolari del patrimonio culturale del nostro paese.

Marella Di Grande

Esiste anche un sistema che unisce più professionisti in un unico pensiero che reagisce costantemente attraverso un incontro dettato dal tempo.

SPAZIO FLUIDO

Viale XX Settembre, 28 – 95129 Catania tel. +39 095 315475 – fax +39 095 2501196

CLAUDIO AREZZO DI TRIFILETTI

CATANIA COME BERLINO

di Lorena Grazia Mileti

Le scale arricchite di candele creano un ambiente Suggestivo, l’eleganza delle stanze rimanda ad Un presente di classe che spesso i media e la quotidianità non ci fanno percepire nemmeno lontanamente. Tantissimi gli spazi, eppure ognuno di essi è ricco del senso di vita spesa non solo tra carte e cause; e infatti chiedendo, Salvo, un dipendente, afferma. <<l’Avvocato è complicato, estroso e creativo>>. Muovendosi tra i corridoi i colori di queste opere illuminano le migliaia di libri accuratamente riposti nelle librerie delle numerose stanze dello studio. E già ci si immagina i volti di chi lavora li dentro, di chi seduto dietro quelle scrivanie imponenti non sta solo chino sulle carte, teso col collo dolorante ma persone, professionisti che vivono con serenità, trasporto e viva partecipazione il proprio ambiente di lavoro. Così ogni operatore può sentirsi artista, è come se si trovasse ogni minuto del suo giorno dentro un caffè dove con fretta beve il suo nero e fumante espresso col solo pensiero di andare a completare la propria opera d’arte prima che rimanga solo un sogno.<<Anche un ricorso, una causa, una petizione Richiede creatività – continua Salvo- e lavorare Circondati dalla musica di queste figure rende Ogni singolo istante più piacevole>>. Ci si ritrova A spendere la propria competenza insieme A queste immagini danzanti, <<a momenti si ha la sensazione di ingoiarli questi quadri e poi rimetterli in circolo per mezzo di qualche latinismo che sorridendo butti qua e là nelle cose che scrivi>> racconta Sandra la più giovane tra le collaboratrici. Fiero del progetto il maestro Arezzo: <<Un Pensiero comune tra me e l’Avvocato. Tutto E’ materia, tutto è vibrazione. È importante Catturare la traccia che coniuga spirito e carne E rendere tutti partecipi di questo dono>>. Un contenitore zeppo di emozioni e stimoli Questo allestimento; riprendendo il titolo Di uno dei quadri verrebbe da definirlo come un buio dove si può germogliare e rinascere. Di continuo. E in una location simile, tra arte, cultura E progresso fa sorridere sentire chi tra un Quadro e un altro, individuato quello – a suo Avviso- più bello addentando di gusto un tartina Dice <<sa di pecorino!>>. Iniziativa lodevole. Estrosa, creativa e al tempo stesso pratica. Per un nuovo protagonismo, di tutti.

Vestirsi d'Anima "Claudio Arezzo di Trifiletti"

Vestirsi d’Anima